Progettazione Ambientale

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La progettazione ambientale abbraccia tout court tutti gli aspetti connessi alle possibili interazioni tra la realizzazione di un opera e l’ambiente in cui la stessa si inserisce fornendo le soluzioni che nel pieno rispetto della normativa vigente garantiscano la sostenibilità dell’opera stessa.

Referenze Correlate

Progettazione Ambientale

Studi di Impatto ambientale

Lo Studio di Impatto Ambientale è lo strumento per l’identificazione, la previsione, la stima quantitativa degli effetti fisici, ecologici, estetici, sociali e culturali di un progetto e delle sue alternative. Si tratta di un documento tecnico che contiene tutte le opportune e specifiche informazioni che il proponente deve fornire all’autorità competente al fine di consentire la valutazione dell’impatto che il progetto può generare sull’ambiente.

Piani di Utilizzo Terre

Il Piano di utilizzo di materiali di scavo non contaminati di cui all’articolo 5 del Decreto ministeriale 10.08.2012, n. 161 è il documento fondamentale nella gestione delle terre e rocce da scavo. Questo attraverso la definizione di tutti gli aspetti di cui all’allegato 5 del sopracitato decreto, deve dimostrare che sussistono le condizioni perché le terre e rocce da scavo possano essere considerate sottoprodotti e non rifiuti.

Opere di mitigazione e compensazione

Le misure di mitigazione sono definibili come “misure intese a ridurre al minimo o addirittura a sopprimere l’impatto negativo di un piano o progetto durante o dopo la sua realizzazione”.

Al progetto è associata anche la realizzazione di opere di compensazione,cioè di opere con valenza ambientale non strettamente collegate con gli impatti indotti dal progetto stesso,ma realizzate a parziale compensazione del danno prodotto, specie se non completamente
mitigabile.

Risoluzioni Interferenze

- Censimenti interferenze
– Servizi di Assistenza tecnica-amministrativa per l’ottenimento dei pareri ed autorizzazione da parte degli Enti competenti per l’esecuzione dei lavori di risoluzione delle interferenze
– Assistenza Tecnica alle Imprese esecutrici per l’esecuzione dei lavori di risoluzione delle interferenze
– Redazione di progettazione di dettaglio interventi di risoluzione interferenze.

Bonifica dei siti contaminati

Con il termine “sito contaminato” ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è stata accertata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana.

Le attività di bonifica consentono di portare a risanamento aree nelle quali è intervenuta un’alterazione delle caratteristiche del terreno e/o delle acque superficiali e sotterranee. Si tratta in sostanza di alterazioni delle matrici ambientali tali da determinare un pericolo per la salute o per l’ambiente.

Procedure finalizzate all'ottenimento della VAS

La valutazione ambientale di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente, secondo quanto stabilito nell’art. 4 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., “ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile”.

Procedure finalizzate all'ottenimento della AIA

I. L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) é il provvedimento che autorizza l’esercizio di una installazione a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai requisiti di cui alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato da ultimo dal decreto legislativo 4 aprile 2014, n. 46, attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento).

Rinaturazione siti industriali e aree di cantiere

L’ingegneria naturalistica (IN) è una disciplina tecnica che utilizza le piante vive negli interventi antierosivi, di consolidamento e di rinaturazione, da sole, o in abbinamento con altri materiali (paglia, legno, pietrame, reti metalliche, biostuoie, geotessuti, etc). I campi di applicazione dell’IN sono vari e spaziano dai problemi classici di erosione dei versanti, delle frane, delle sistemazioni idrauliche, a quelli delle infrastrutture lineari (scarpate stradali e ferroviarie, condotte interrate), delle cave e discariche, degli insediamenti industriali e di altre infrastrutture puntuali, delle sistemazioni costiere, fino ai interventi di rinaturalizzazione e ricostruzione di habitat e di reti ecologiche.

Le principali finalità riconosciute degli interventi di ingegneria naturalistica sono:
1) tecnico-funzionali: con riferimento, ad esempio, all’efficacia antierosiva e di consolidamento di un versante franoso, di una sponda o di una scarpata stradale;
2) naturalistiche: in quanto non semplice copertura a verde, ma ricostruzione o innesco di ecosistemi mediante impiego di specie autoctone degli stadi delle serie dinamiche della vegetazione potenziale dei siti di intervento.
3) paesaggistiche: di “ricucitura” del paesaggio naturale circostante, effetto strettamente collegato all’impiego di specie autoctone.
4) economiche: in quanto strutture competitive e alternative ad opere tradizionali (ad esempio muri in cemento armato sostituiti da palificate vive o da terre verdi rinforzate.